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Matteo Favaro

Matteo Favaro

Sei il campione di cui la tua azienda ha bisogno?

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Chi meglio di te conosce la tua azienda? Nessuno! Eppure spesso chi lavora nel campo delle assicurazioni sottovaluta il cliente e il suo ruolo fondamentale. La verità invece è che nessuno sa meglio di te quali sono gli aspetti più delicati e preziosi della tua attività.

Tu conosci bene i tuoi prodotti e servizi, sai muoverti nella tua azienda, sai vita morte e miracoli dei tuoi collaboratori, dei tuoi clienti e dei tuoi fornitori. La tua impresa è il tuo campo da gioco, in cui sei il campione indiscusso.

Il tuo assicuratore non deve quindi scavalcare o mettere in secondo piano le tue competenze, ma deve fare squadra con te aiutandoti a fare luce su quelli che sono gli aspetti che conosci meno.

Perché la verità è che la tua abilità e competenza sarebbero sufficienti anche da sole, se tu fossi l’unico giocatore in campo. Come un calciatore che è solo davanti alla porta e ha piena libertà di concentrarsi e fare goal.

Purtroppo, come sempre accade, ci sono degli avversari molto agguerriti con cui devi confrontarti. Il gioco si complica perché ci sono forze avverse che si muovono contro di te: i tuoi competitor, lo Stato, il fisco.

Non serve che te lo ricordi io, sai benissimo quali e quanti sacrifici fai quotidianamente per mandare avanti la tua attività. È una partita durissima, ogni giorno, anche quando va tutto bene.

E, come certamente sai, la vita non gioca sempre secondo le regole. Quando meno te lo aspetti ti rifila un fallo da cartellino rosso.

In quel momento, quando, malauguratamente, accade qualcosa di imprevisto nella tua azienda (per esempio un grave infortunio di un dipendente, un incidente, un errore amministrativo, un furto, un incendio…) sei come un giocatore con una gamba rotta, che deve affrontare completamente da solo due squadre avversarie invece di una.

Eh sì, perché al primo inconveniente scende in campo anche la temibile banda dei rischi legali. Sono per esempio:

  • la legge 81/2008
  • la legge 231/2001
  • l’art. 2087 del Codice Civile
  • la riforma del Codice della Crisi d’Impresa

Conosci poco o nulla di loro, ma sono tutti affari legali che ti attaccano nel momento di maggiore vulnerabilità, trascinandoti in un gioco al massacro che può farti perdere tutto ciò che hai faticosamente costruito negli anni.

In queste condizioni, purtroppo, non basta essere bravi. Nessuno può farcela da solo e con una gamba sola.

Arrenderti? Non se ne parla nemmeno!

Come puoi fare quindi ad essere il campione di cui la tua azienda ha bisogno?

Il primo e fondamentale requisito per rimettere la palla al centro è avere al tuo fianco una squadra di giocatori forti: una diagnosi dei rischi accurata, una o più polizze adeguate e un piano d’azione con una task force pronta a correre in tuo aiuto.

Proprio come accade nello sport però, questi compagni di squadra devi cercarli PRIMA di scendere in campo. Se inizi la partita da solo, e capita un imprevisto, non subisci solo qualche rete, ma perdi il tuo campo da gioco. Perdi la tua azienda, la tua casa, i tuoi soldi. Tutto.

Questo oggi è vero più che mai, perché lo scenario in cui si muove la tua azienda è particolarmente complesso. I mercati sono stagnanti, le banche sono restie a concedere il credito, i clienti tardano a pagare, i collaboratori sono sempre più sfuggenti.

In questi ultimi mesi, hai dovuto dare fondo a tutto il tuo talento e la tua grinta. Tutto si è fatto più difficile. 

È come giocare su un campo in ripida salita.

Non puoi più permetterti nemmeno un errore. Per avere qualche chance di vittoria devi governare la tua azienda in modo impeccabile e controllarla regolarmente.

Questo significa prestare molta attenzione anche alle coperture assicurative.

Il problema nasce proprio qui. Tu sei la persona che conosce meglio la tua azienda. Se parliamo di assicurazioni, però, sei fuori dal tuo campo. È un altro sport.

Siccome non puoi certo metterti a studiare e diventare un assicuratore, perché hai mille altre cose indispensabili da fare, devi farti consigliare da una persona di fiducia. Serve una collaborazione con una persona competente, che possa aiutarti a coprire le zone scoperte e fornirti un metodo semplice per capire quali sono i rischi che corri e le polizze più appropriate.

Inoltre, devi gestire nel tempo le naturali evoluzioni della tua azienda.

La pandemia ha reso il mercato più fragile e i competitor più agguerriti, devi correre molto più veloce se vuoi vincere. Il che significa anche una possibilità maggiore di inciampare e cadere.

Perciò è indispensabile adottare un metodo di gestione dei rischi adeguato.

Se non bastassero il senso di responsabilità e l’amore che hai per la tua azienda, ci sarebbe la legge a chiedertelo.

Infatti, a partire dal 2019, la riforma della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza ha introdotto importanti novità per chi amministra un’azienda. In particolare è stato aggiunto un nuovo comma all’art. 2086 c.c., che dice (cito testualmente):

“L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.

Traducendo dal linguaggio giuridico, significa che hai l’obbligo di prendere opportuni provvedimenti organizzativi, amministrativi e contabili per monitorare e rilevare prima che si presentino (o alle prime avvisaglie) quei problemi che potrebbero sfociare nella crisi d’impresa.

Visto che, correggimi se sbaglio, non sei in grado di prevedere il futuro, serve un metodo per un controllo continuo dei rischi che corre la tua azienda e servono delle strategie per fronteggiare ogni possibile scenario.

La legge lo considera un tuo preciso dovere in quanto imprenditore.

Ma che cosa si intende per metodo per controllare e gestire i rischi?

Ti do qualche indizio:

  • Sottoscrivere una polizza a caso, senza sapere bene per cosa sei coperto e per cosa no, NON è un buon metodo.
  • Sperare di cavartela e che non succeda mai niente di spiacevole o inaspettato, NON è un buon metodo.
  • Gestire i rischi di volta in volta, man mano che si presentano, con soluzioni improvvisate, NON è un buon metodo.

Insomma non puoi scendere in campo senza allenamento né una strategia e sperare che l’avversario non si presenti, e nemmeno metterti in porta affrontando da solo il team nemico e confidando nella grazia divina per parare ogni pallone che sfreccia verso di te.

Ecco perché gli assicuratori (quelli bravi) si concentrano sempre più sulla consulenza assicurativa.

Prima di stipulare qualsiasi polizza hai bisogno di una diagnosi dei rischi accurata e approfondita (e scritta possibilmente in linguaggio comprensibile) che ti aiuti a capire quali e quanti sono i rischi in azienda, e soprattutto:

  1. Quali rischi possono essere scongiurati con un’adeguata prevenzione o con delle opportune modifiche alle procedure o al tuo piano di lavoro,
  2. Quali invece sono irrilevanti, perché puoi assorbirli senza problemi o risolverli facilmente solo nel momento in cui si presentano,
  3. Quali, ancora, sono davvero pericolosi e rischiano di mandare a monte la tua azienda (e vanno quindi assolutamente coperti con una polizza assicurativa).

In più, con questo tipo di consulenza, sei anche in grado di capire quali sono le tue responsabilità legali, e di proteggerti. In caso di problemi, questi documenti dimostreranno che hai preso ogni tipo di precauzione per tutelare la tua azienda, nel pieno rispetto di quanto stabilito dal Codice della Crisi d’Impresa.

Ciliegina sulla torta, uno studio di questo tipo ti permette di ottimizzare i costi assicurativi, perché ti sarà chiaro come e quanto investire nelle varie coperture.

Spesso infatti gli imprenditori scoprono troppo tardi di aver speso male i loro soldi, acquistando magari una polizza che gli è stata presentata come il non plus ultra della sicurezza, ma che sul più bello si rivela insufficiente.

Con una consulenza assicurativa e un approfondimento strategico su tutte le sfaccettature della tua attività, quelle che conosci benissimo ma non sai tradurre in termini di rischio, potrai scendere in campo accompagnato da una squadra ben allenata e pronta all’azione.

Ovviamente, come ogni allenamento che si rispetti, non puoi aspettarti di svolgerlo solo una volta. Il processo è  continuo, e il documento di diagnosi dei rischi va aggiornato ogni anno, seguendo la naturale evoluzione dell’azienda e delle sue esigenze.

Questo approccio, che prende il nome di risk management, è il cuore del nostro servizio. Lo abbiamo creato proprio perché conosciamo bene le difficoltà e le sfide che ogni imprenditore deve affrontare.

Siamo broker assicurativi, ma ci definiamo imprenditori della consulenza assicurativa.

Oltre a lavorare da quasi 20 anni in questo settore, gestendo sinistri e problematiche assicurative di ogni tipo siamo infatti imprenditori a nostra volta, dirigendo una PMI in crescita.

Questa doppia identità ci ha aiutato a capire a fondo i problemi e i rischi delle piccole medie imprese. Li viviamo sulla nostra pelle e, come consulenti, studiamo, progettiamo e testiamo in prima persona interventi che proteggono le aziende e gli imprenditori.

Se hai capito che è il momento di fare squadra siamo pronti a scendere in campo con te.

Per maggiori informazioni chiama il numero verde 800 694 972 o scrivi a info@intimebroker.it, saremo subito a tua disposizione per fornirti ogni delucidazione.

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